28 dicembre 2018
18 dicembre 2018
Va col vuoto tra le mani
28 novembre 2018
26 novembre 2018
Siamo la soluzione ai reciproci enigmi.
Beh stamani una frase chiara, e (stranamente) in inglese mi e' apparsa in mente.
24 novembre 2018
The "unknown soldier"
Ed e' proprio questo che mi arriva delle sue immagini. Nella foto gli ha lasciato dentro un pezzo di sentire, che colpisce. Questo sentire mi manca sempre piu' che guardo alle fotografie bulimiche e asettiche di quest'era. Fatte formalmente bene, ma senza sentire il mistero della vita.
"Se vuoi scrivere, dovresti imparare l'alfabeto. Scrivi e scrivi e alla fine hai un alfabeto bello e perfetto. Ma non è l'alfabeto che è importante. L'importante è ciò che stai scrivendo, ciò che stai esprimendo. La stessa cosa vale per la fotografia. Le fotografie possono essere tecnicamente perfette e anche belle, ma non avere alcuna espressione. "
- Andre Kertesz.
Qualche brano tratto da Wikipedia:
"Con il sentimento intimo della sua arte e il tono nostalgico, le immagini di Kertész alludono a un senso di atemporalità che fu inevitabilmente riconosciuto solo dopo la sua morte. A differenza di altri fotografi, il lavoro di Kertész ha dato un'idea della sua vita, mostrando un ordine cronologico di dove ha trascorso il suo tempo, ad esempio, molte delle sue fotografie francesi provenivano da caffè dove trascorreva la maggior parte del suo tempo in attesa di ispirazione artistica . Sebbene Kertész abbia raramente ricevuto recensioni negative, è stata la mancanza di commenti che ha portato il fotografo a sentirsi lontano dal riconoscimento. Ora, tuttavia, è spesso considerato il padre del fotogiornalismo. Anche altri fotografi citano Kertész e le sue fotografie come fonte di ispirazione; Henri Cartier-Bresson una volta ha detto di lui nei primi anni '30, "Tutti gli dobbiamo molto." .
“Whatever we have done, Kertesz did first.” - Henri Cartier-Bresson
a
10:16 PM
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Fotografia
2 novembre 2018
La mia Lisbona
ma solo sul palco piccolo
tra i tavoli e i bicchieri di vinho verde.
da recitare,
Per loro, tutto, anche il canto della saudade,
Lisbona e' una citta' con lo spirito.
Ha tutto quello che le serve per esser totale, nella gioia e nella tristezza.
Scrivero' ancora di Lisbona, un'altra volta. Ma per adesso, solo alcuni sguardi su di lei:
15 ottobre 2018
Treno per Lisbona...
- Amadeu de Almeida Prado / writer Pascal Mercier "Treno di notte per Lisbona"
20 settembre 2018
19 settembre 2018
La bellezza ti guarda
6 settembre 2018
https://youtu.be/0Uu750LG7U0
Lo sbadiglio di uno che passa a un altro è tra i comportamenti istintivi che ci ricordano che ciò che è vicino ci contagia, ha un effetto plasmante.
Accade continuamente, nel bene e nel male, di emulare, doppiare, accordarsi al contesto.
E per questo istintivamente ci avviciniamo a certe persone e altrettanto istintivamente ce ne allontaniamo, in base all influenza che insieme produciamo.
Nessuno sbadiglio dura per sempre.
Ecco che bisogna distinguere l'identità dal comportamento. Gli sbadigli non sono la persona che sbadiglia.
4 settembre 2018
Freedom
I have built my freedom, a grain of sand at a time.
I eradicated family bitter roots: by burning them I made incense for sacred rituals of awareness.
From screams of neighbors I made a carpet of wise silence. The blood bond has become a thin cord
from which hangs the lamp of thoughts and feelings still acceptable.
Once I was born I was a name, an expectation, a role. I have changed image of me in the frame,
my wishes in the vase for flower, role in my chair, even my name outside the front door.
I made and unmade all, like a sand mandala, building a decorated floor inside the circle of life.
I became a cartographer of myself, turning cardinal points, changing languages, moving inner and outer borders.
I have fighted cold wars fearing death and friendly fire, given asylum to the enemy, served a mysterious commander, signed some truces with myself.
I have built my freedom, not as a free space but as a sandcastle and still I know this is not my home.
There is a bigger freedom which blows on sand as on birthday candles, with that secret wish that will create another sandy freedom, somewhere, one day.
MC
London 4/09/2018
1 settembre 2018
Poesia di Eduard Asadov
Molti sono coloro con cui si potrebbe andare a letto,
Pochi quelli con cui si desidera svegliarsi...
Voltarsi al mattino prima di abbandonarsi,
E salutare con la mano, sorridendo,
Preoccuparsi tutto il giorno, aspettando delle notizie.
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Quanti sono coloro con cui si puo' soltanto vivere
Bere al mattino un caffe', parlare e discutere...
Con chi si puo' andare pure al mare,
E come si deve - nel bene e nel male
Stare insieme...Nel frattempo non amare...
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Troppo pochi sono coloro con cui desidera sognare!
Guardare insieme nuvole brulicanti nel cielo,
Scrivere parole d'amore sulla prima neve.
E pensare solo a quella persona...
Riempiti di felicita', senza chiederne di piu'.
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Troppo pochi sono coloro con cui puoi stare in silenzio,
Chi ti capisce e comprende al volo
A chi non dispiace regalarti i suoi anni,
E per chi tu saresti in grado- come ricompensa-
Subire ogni dolore e pena...
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E cosi si tira per le lunghe-
Ci si incontra facilmente, poi ci si lascia senza dolore...
Ed e' perche' ci sono molti con cui si potrebbe andare a letto.
E pochi quelli con cui si desidera svegliarsi.
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Molti sono coloro con cui si potrebbe andare a letto,
Pochi quelli con cui si desidera svegliarsi...
E la vita passa come una perdita di tempo,
Spostandoci come una divinazione sul piattino.
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Ci agitamo: il lavoro...la vita...gli affari...
Chi vuol sentire deve ascoltare,
Perche correndo vedi solo i corpi,
Fermatevi...per vedere l'anima.
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Scegliamo con il cuore della mente,
Temendo di scambiare un sorriso,
Affidando l'anima solo a quelli
Con cui si desidera svegliarsi...
Eduard Asadov
27 agosto 2018
Words. Windows or walls.
Una mia traduzione di questa poesia...
Il maschile/femminile qui e' del tutto ininfluente, essendo l'originale in inglese.
Le parole sono finestre (oppure muri)
Mi sento così condannato dalle tue parole,
mi sento giudicato e respinto,
prima che vada con l'idea di averti compreso
Era davvero questo che intendevi dire?
Prima che io alzi le mie difese,
prima che parli dal mio stato di dolore o paura,
prima che io costruisca un muro di parole,
dimmi, ti ho davvero ascoltato?
Le parole sono finestre, oppure muri,
ci giudicano in un processo o ci ridanno la libertà.
Quando parlo e quando ascolto,
possa la luce dell’amore splendere attraverso me.
Ci sono cose che ho bisogno di dire,
cose che per me significano tanto,
se le mie parole non servono a chiarirmi,
vorrai tu aiutarmi a liberarmi?
Se e' sembrato che io ti abbia sminuito,
se hai sentito che non mi importasse,
prova ad ascoltare al di la' delle mie parole
i sentimenti che noi condividiamo.
Ruth Bebermeyer
Words are Windows (Or They’re Walls)
26 agosto 2018
20 agosto 2018
Con la parte destra del cervello
Un'intelligenza di sintesi preverbale.
E se la parte sinistra non ve lo consente e chiacchiera troppo, allora lasciate tutto, cambiate Paese per dover imaparare da capo a parlare in una lingua diversa, iscrivetevi a un corso di disegno con sabbia colorata di figure geometriche che distruggerete da li a poco. Fate qualcosa di inutile e inconsueto che la vostra posizione sociale, il vostro sinistro cervello, non approverebbe. Sospendetelo. Stand by.
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Chissa' con quale parte del cervello quegli uccelli sanno danzare insieme.
9 agosto 2018
6 agosto 2018
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The Wizard of Oz: As for you, my galvanized friend, you want a heart. You don't know how lucky you are not to have one. Hearts will never be practical until they can be made unbreakable.
The Tin Man: But, I... I still want one.
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Dorothy: Goodbye, Tinman. Oh, don't cry! You'll rust so dreadfully. Here's your oil can.
The Tin Man: Now I know I've got a heart, 'cause it's breaking...
1 agosto 2018
Con chi e' Glenn Gould?
28 luglio 2018
uh.
"Se il libro che stiamo leggendo non ci sveglia con un pugno in testa, perché mai lo leggiamo? Perché ci renda felici [...]?
Mio Dio, saremmo felici lo stesso, anche senza libri, e i libri che ci rendono felici, quelli, all’occorrenza, potremmo scriverli da soli [...].
Un libro dev’essere un’ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi. Di questo sono convinto."
Franz Kafka, Lettera a Oskar Pollak
26 luglio 2018
23 luglio 2018
"Ognuno ha il suo Everest"
Diceva cosi' Angelo.
Ho bisogno del mio Everest.
Ognuno ha il suo Everest.
19 luglio 2018
- Mi ami? / - Quando?
- QUANDO?!
- Perche' vedi le sensazioni cambiano a ogni manciata di secondi - spiega la giraffa - e io voglio darti una risposta piu' onesta possibile...come faccio se non mi dici quando?
Rosenberg insegna a esprimere "cosa e' vitale in noi" (bisogno) senza usare parole di critica, biasimo, dando diagnosi all'altro (TU SEI....), e mostra come farlo e che non richiede l'essere "carini" ma richiedere di essere piu' onesti, piu' chiari.
Cosi non si fa criticismo, ma una osservazione chiara sulle sensazioni e sui bisogni non soddisfatti.
Per i più volenterosi un intero video di Rosenberg tradotto in italiano, basta attivare i sottotitoli su YouTube : https://youtu.be/LRBGCpXpJVc
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12 luglio 2018
Lady of Shalott
Ma da dove prende il nome?
9 luglio 2018
Quattro carogne a Malopasso
In questo film troviamo facce di siciliani con nomi americani: Billy, Tony, Sam. Il ruolo della donna esaltato nella figura di Mary, che lava i piatti, cucina e stende i panni. Un audio che viene e che va, lasciando talvolta le parole incomprensibili; anche le battute sono in stile siciliano, molto sottili.
A seguire il documentario sul film:
2 luglio 2018
30 giugno 2018
25 giugno 2018
30 gradi e un caffe
Questo caffe' non l'ho fotografato, ma l'ho scritto. Un giorno se vorro' sapro' ritrovarlo.
19 giugno 2018
La parola e' una traduzione (e va curata col metalinguaggio)
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Immagine da: Arancia Meccanica. E' il "metodo correttivo Ludovico" che, nelle intenzioni del governo, avrebbe messo fine alla piaga della criminalità nel Paese. Alex è costretto a guardare immagini di violenza (stupri, pestaggi, ecc) accompagnate dalla musica di Beethoven. Questo genera in lui un senso di nausea ogni volta che vorrà commettere atti criminali, divenendo cosi inoffensivo. E' una sorta di “castrazione psicologica”. Nel libro di Burgess (un po’ meno nella trasposizione cinematografica) ci si chiede se sia lecito, in nome della giustizia, che lo Stato sottragga all’uomo il suo libero arbitrio. L’autore non ha dubbi: nonostante l’individuo possa commettere crimini atroci, lo Stato sarà sempre un’entità infinitamente più infima e malvagia, in quanto con cinismo e freddezza utilizza la violenza per piegare le coscienze individuali. In un certo senso crea una falsa coscienza, per induzione ipnotica. Fonte di immagine/parte del testo qui |
Perche' e' importante? perche' le nostre relazioni interne ed esterne sono fatte dalle abitudini ambientali (schizzofreniche) finche' non impariamo a regolarci da noi. Parla di traduzione ed empatia.
Esser integri internamente e' il modo per non dire falsita'. Una sottigliezza non da poco, che non riguarda i contenuti ma il punto di emissione.
10 giugno 2018
Niente che sia banale
Vide la sofferenza che bevevo una coppa
di dolore e gridai:
“E’ dolce, non è vero?”
“Mi hai preso in castagna”
rispose la sofferenza,
“e mi hai rovinato la piazza.
Come farò a vendere dolore
se si viene a sapere che è una benedizione?”
Rumi
Credo in chi sa parlare a proprio nome. Chi sta attento a non prender in prestito la stima o il biasimo da altri.
Puo' sembrare frutto di qualita' innata, invece so con certezza: hanno anche loro lottato contro la banalita' e le scuse, i compromessi e le idealizzazioni, le depressioni e le false immagini di se'.
Sono persone che se ancora si autoingannano su qualcosa, sono felici di essere scoperti e svelati da un altro, lo sentono come una cura: il riconoscimento. Sono quelli che se cambiano, lo fanno per diventar sempre piu' se stessi.
Lupi. Mio branco.
7 giugno 2018
Vieni Vuoto.
Prenditi tutto lo spazio che sei.
Ti annuncio col mio ululare.
Le compagne del mio branco seguiranno.
Gia' fiutano nell'aria che qualcosa accade.
In qualche antro di montagna
qualcuno e' rimasto ferito, o non si trova piu'.
E' un grido che contiene tutto,
tutto il terrore buio, la violenza, che esso sfida.
Niente sara' piu' uguale.
E allora vieni Vuoto.
Prenditi lo spazio che sei
io non ti fermero'
ne' ti riempiro'.
Ti annuncio, col mio ululare.
5 giugno 2018
stiamo tutti tornando a casa.
Anche lui sta tornando a casa? ...dov'e' casa sua?
Come fa a tornare a casa qualcosa che non si muove?
le foglie che traspirano
i cremati sul Gange che si fanno vento
e la terra che copre di fiori le vite, coi nomi e senza.
Si'.
30 maggio 2018
Improvvisamente
Allora voglio far un grande in bocca a lupo, a tutti gli improvvisamente che vogliano arrivare per arricchirci i momenti di passione e bellezza.